Corte di Appello di Milano: sono trascrivibili integralmente i certificati di nascita di due gemelli nati negli Stati Uniti attraverso la “gestazione per altri”

Il decreto della Corte di Appello rappresenta un passo importante nella battaglia per il pieno riconoscimento delle famiglie arcobaleno.
Va infatti ricordato che la legge 76 del 20 maggio 2016 che regolamenta le unioni civili – o legge #Cirinnà – non riconoscendo il diritto alla genitorialità delle persone #LGBTI, non ha ancora risolto quel vuoto normativo che incide in modo sostanziale sulla vita di tante famiglie.
La magistratura tenta così di sanare questa carenza tutelando e anteponendo l’interesse dei due bambini, nati da maternità surrogata negli Stati Uniti, a presunte ragioni di ordine pubblico, appellandosi alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e disponendo la trascrizione integrale nel registro degli atti di nascita dei loro certificati.
Non è la prima volta che la magistratura si dimostra avanguardia nell’avanzamento dei diritti civili in Italia, andando oltre i limiti di una politica sorda alle richieste di migliaia di famiglie che chiedono riconoscimento e tutela. SinistraxMilano non può che sostenere e incoraggiare tale avanzamento, in attesa di una legge che riconosca il matrimonio egualitario e l’uguaglianza formale e sostanziale di tutte le famiglie.

Monica Romano per “Sinistra x Milano”

Uccisa Hande Kader, donna transgender e attivista per i diritti LGBT in Turchia

“Il mio nome è Hande Kader e sono una donna transgender turca.
Ho avuto la sfortuna di vivere in un mondo molto ingiusto e di combattere in un paese che vuole opprimere il mio corpo, politicizzare la mia esistenza e togliermi la voce.
Qui, in questa foto, cammino fieramente alla parata LGBT a Istanbul. Tengo la testa alta, anche se i miei occhi sono pieni di lacrime. La mia stessa esistenza è una forma di resistenza alla repressione sociale e politica che mi circonda.
Sono costretta a lavorare nell’industria del sesso, come la maggior parte di molte donne trans nel mondo. Anche se la società ha cercato di governare con disprezzo la mia vita, sono qui per mettere in discussione la discriminazione sessuale contro di me, chiedendo solo rispetto per il mio corpo.
Sono una vittima del maschilismo cresciuto in questa società, come una malattia orribile, fino a diventare cancrena. Sono una vittima dei vostri valori morali che servono solo agli interessi politici di un’autorità patriarcale, che ha sollevato questo odio che mi ha bruciata viva.
Il mio omicidio non è semplice omicidio, è un crimine politico.
La misoginia e la transfobia sono i mostri che mi hanno ucciso a sangue freddo.
So che i morti non parlano, ma il mio silenzio è il grido di tante altre donne là fuori che stanno scrivendo queste parole, perché potevano essere loro nella mia stessa situazione. Scendete per le strade con il mio nome sulle labbra e abbiate il coraggio di lottare per i vostri diritti, fate del vostro corpo uno scudo per le battaglie per la libertà di essere voi stessi, per la democrazia, per il rispetto!
So che i morti non parlano, ma io sono te e tu sei me! E quando sentirai il mio silenzio, fai con che la nostra voce diventi più forte!”

di Esra Dogan

In memoria di Hande Kader, una giovane donna transgender simbolo della rivolta contro la repressione ‪#‎LGBTI‬ nella Turchia di Erdogan, attivista per l’uguaglianza e per i diritti civili. Hande è stata barbaramente uccisa, stuprata, mutilata e bruciata viva. Aveva soltanto 22 anni.

Sulla discussione del DDL Cirinnà

Come voi sto a vedere e incrocio le dita, sperando che la Cirinnà passi, ovviamente con la stepchild, e questo solo perchè cambierebbe in meglio la vita di tante famiglie da qui a qualche mese (e le vite delle persone vengono prima di tutto).
In piena bagarre però una cosa ci tengo a dirla: per prenderci gli insulti da cattodem e leghisti alle soglie dell’analfabetismo nonchè il tradimento pentastellato (mai votati e mai lo voterò), tanto valeva battersi per il ‪#‎MatrimonioEgualitario‬ e non accettare compromessi al ribasso.
Se la Cirinnà non dovesse passare, facciamola finita con le “leggiucchie” (Cit. Cristina Gramolini) e la politica dei piccoli passi, una volta per tutte, e dialoghiamo con i partiti solo se disposti a lavorare alla PIENA (anche le adozioni, sì) eguaglianza formale e sostanziale dei cittadini LGBT.
PS Usando il “noi”, mi riferisco al movimento LGBTI italiano. Che in alcun modo dovrebbe essere condizionato e colonizzato da logiche e interessi di partito, IMHO.