Percorso politico

 

Già nel 2016 mi ero candidata alle elezioni amministrative per il Consiglio comunale di Milano nella lista di SinistraxMilano, raccogliendo però poche preferenze, appena 242. Non fui eletta, ma quell’esperienza mi insegnò moltissimo.

Nel luglio 2021 mi ricandidai alle elezioni comunali, questa volta con il Partito Democratico e sempre a sostegno del Sindaco Giuseppe Sala, guadagnando 938 preferenze e portando a casa un traguardo storico come prima persona transgender eletta a Milano.

 

La campagna elettorale che mi ha portato alla vittoria verté su tre temi: diritti dei lavoratori, uguaglianza di genere e diritti civili. Poco dopo essermi insediata in Consiglio comunale, sono stata eletta Vicepresidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili.

 

Diritti, lavoro e pari opportunità

Il tema del lavoro e dei diritti sociali mi è da sempre molto caro, per due ragioni. La prima ragione è un papà che mi ha insegnato l’importanza delle lotte sindacali, della difesa del potere di acquisto dei salari e dei diritti dei ceti popolari. La seconda ragione deriva invece dal mio percorso accademico e professionale, avendo studiato diritto del lavoro (e altre materie inerenti al lavoro presenti nel mio indirizzo di studi) e avendo poi costruito la mia carriera nell’ambito dell’amministrazione, gestione, ricerca e formazione del personale. Questa spiegazione vuole anche essere una risposta a chi si ostina, sbagliando, a pensare che chi si occupa di diritti civili non possa occuparsi anche di diritti sociali. Io di lavoro e diritti sociali mi occupo fin dalla mia prima campagna elettorale nel 2016 e continuerò a farlo, come ho ribadito sul La 7 durante la mia campagna elettorale per le elezioni europee.

In Consiglio comunale ho contribuito, insieme ad altri colleghi, alla stesura di una  mozione per il salario minimo per i dipendenti delle cooperative che erogano servizi per il Comune di Milano. Diverse sono state, dal 2021 ad oggi, le mie prese di posizione in difesa dei diritti dei lavoratori.

Nel 2024 sono diventata coresponsabile del Dipartimento Lavoro del PD di Milano.

Il tema dell’uguaglianza di genere, del contrasto alla misoginia e della decostruzione del ‘patriarcato pubblico’ è per me fondamentale. Non soltanto perché mi sono specializzata professionalmente in gender equality con un master e ho acquisito competenze finalizzate alla costruzione di luoghi di lavoro che non penalizzino le donne ma che anzi favoriscano la rottura dei ‘soffitti di vetro’, ma anche perché mia madre è una femminista e mi ha insegnato fin dall’infanzia l’importanza delle battaglie del movimento femminista negli anni ’70.

Per questo ho presentato una mozione a mia prima firma in Consiglio comunale per l’intitolazione di un luogo di Milano a Carla Lonzi (Firenze, 6 marzo 1931 – Milano, 2 agosto 1982), teorica femminista, scrittrice e figura centrale del femminismo.

Naturalmente, da quando sono stata eletta, ho fatto la mia parte per la promozione dei diritti civili nella città di Milano. Il 16 maggio del 2022, Il Consiglio comunale ha approvato una mozione a mia prima firma intitolata ‘Provvedimenti volti a favorire l’inclusione e la cittadinanza delle persone transgender‘.

La mozione prevede l’istituzione di un ‘Registro di Genere’ che consenta alle persone transgender (binarie o non binarie) di avere il nome di elezione al posto del nome anagrafico in tutti i documenti di pertinenza comunale (abbonamento ai mezzi ATM, tessere delle biblioteche, documenti di lavoro per il personale del Comune di Milano e delle aziende partecipate, abbonamenti agli impianti sportivi). La mozione è scaricabile qui: Mozione sull’inclusione delle persone transgender.

Precisando che la concreta attuazione della mozione approvata è un compito della Giunta comunale e del Sindaco,

lo stato dell’arte nell’attuazione della mozione è il seguente:

a partire dal 2024 i dipendenti del Comune di Milano hanno la possibilità di scegliere il nome di elezione sui documenti di lavoro Carriere alias, i dipendenti del Comune di Milano potranno scegliere un nome che coincide con la loro identità di genere (Corriere della Sera, 23 dicembre 2023);

a partire dal 2025, secondo un comunicato stampa diramato dal Comune di Milano e da ATM, sarà possibile richiedere abbonamenti ai mezzi pubblici che riportino il nome di elezione e non quello scelto.

L’elezione nella Direzione Nazionale del Partito Democratico e la campagna elettorale per le elezioni europee

Nel 2022, nell’ambito del Congresso del Partito Democratico, ho sostenuto la mozione di Elly Schlein e sono entrata nella Direzione nazionale del Partito Democratico.

Nel maggio del 2024, in occasione delle elezioni europee, Elly Schlein mi ha chiesto di candidarmi nella lista del Partito Democratico per la circoscrizione nord-occidentale. Ho raccolto 9.795 preferenze, non risultando eletta.

 

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