“Ci chiamano diversi”

Ho finalmente avuto modo di vedere le versione definitiva di “Ci chiamano diversi”, film documentario sul mondo LGBT italiano realizzato da Enzo Monaco al quale ho preso parte anch’io, e non posso che suggerire la visione di questo lavoro di grande impatto ed interesse, ora disponibile anche in versione integrale in streaming, con l’augurio che raggiunga una vasta platea di persone.

Per tutte le informazioni relative al film, visitate il sito:

http://www.cichiamanodiversi.it

Promo:

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=YfwhJD_E3bk]

Interviste a me ed ad Antonia Monopoli:

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=9uW1T3GiX00]

La versione integrale del film:

L’America LGBT “homeless”

Ho letto l’inchiesta che il Venerdì di Repubblica ha dedicato ai giovanissimi LGBT “homeless”, ovvero senza casa, di San Francisco.
Il dato che colpisce e rattrista è quello ricavato da una ricerca svolta su tutto il territorio degli Stati Uniti, che stima che la percentuale delle persone LGBT, sul totale dei giovani senza casa, raggiunge anche il 45%.
Ho trovato particolarmente sconvolgente l’ipotesi di Tim Sweeney, attivista gay che lavora presso il Center for American Progress, per spiegare il fenomeno: a suo avviso, il fatto di vivere in Stati a legislazione avanzata che riconoscono il matrimonio fra persone dello stesso sesso, spingerebbe i giovanissimi ad anticipare l’età del coming out in famiglia. Se prima i ragazzi si dichiaravano quando andavano al college e avevano l’età per difendersi da famiglie ostili armate di Bibbia, ora escono allo scoperto nella prima adolescenza, finendo col vivere in strada se le famiglie non accettano.
Non sarà questa una conseguenza determinata anche dalle scelte dei movimenti per i diritti LGBT, che fanno del matrimonio l’obiettivo primario di tutte le rivendicazioni, spesso dimenticando che altrettanto importante sarebbe dare visibilità all’omotransfobia come fenomeno nonché maggior tempo e rilievo alla ricerca di strumenti culturali, sociali e politici utili a debellarla?

Pride 2014

Ed è arrivato anche il giorno del nostro Pride.
Quindici anni di Pride e ancora mi emoziono.
Vorrei rivolgere un appello a tutt* coloro che invece non hanno ancora marciato insieme a noi, in particolare ai giovanissimi:
non ascoltate chi vi dice che il Pride è un'”inutile carnevalata”, che ormai non serve più, che non è andando al Pride che cambieremo le cose, perché si sbagliano.
Ricordate che oggi marceremo per commemorare i moti di Stonewall, per ricordare la fiera ribellione di un gruppo di persone LGBT che ha fatto la differenza e la storia.
Se non sapete che cosa sia Stonewall fate ricerche, documentatevi, guardatevi il film, ricostruite un po’ della nostra storia, e capirete perché è importante marciare oggi.
Scendete in strada ricordando che la battaglia non è finita, che ancora oggi c’è chi scende in piazza silenziosamente per ridurre noi al silenzio, che l’unica proposta di legge che l’attuale governo è stato capace di proporre pone l’umiliante veto di tenerci lontani dai bambini come se fossimo criminali o degenerati.
Venite a manifestare con noi e portate tutto il vostro orgoglio e la vostra fierezza.
Vi aspettiamo, buon Pride!
The-riot

“Il Simposio”, la nuova rivista di cultura LGBT*

Sono onorata e molto contenta di aver potuto contribuire a questo primo numero de “Il Simposio”, nuova rivista di cultura e tematiche LGBT.
“Esce il primo numero de “Il Simposio”, una pubblicazione di cultura e riflessioni sulla tematica GLBT.
Sul primo numero hanno scritto Nathan Bonnì, Enrico Proserpio Alessandro Rizzo, Monica Romano, Emanuele Macca, Danilo Ruocco, Gianluca Spitalieri, Enrico Fava.”
Maggiori informazioni al seguente link:
http://www.ilsimposio.tk/

 

Generati, non creati. Come siamo finite in una situazione del genere?

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Il 29 giugno avrò il piacere e l’onore di partecipare come relatrice a questo importante evento che farà parte degli appuntamenti della “Pride Week” milanese. Vi aspetto numeros*!

Domenica 29 giugno 2014 (ore 15.30 PUNTUALI)
SpazioA Sesto S. Giovanni
via Maestri del Lavoro, MM Sesto Marelli
GENERATI, NON CREATI. Come siamo finite in una situazione del Genere?
Happening sperimentale e partecipativo sul genere.
Promuovono ArciLesbica, Arcobaleni in Marcia, Circolo Harvey Milk.

Il concetto di genere inteso come costruzione culturale rimanda al 1949, quando Simone de Beauvoir scrisse ‘Donne non si nasce, si diventa’, che inaugurava l’idea che la maschilita’ e la femminilita’ non sono dati naturali ma invece disciplinamenti sociali, peraltro mutevoli nelle epoche storiche.
Da allora anche il pensiero di lesbiche, gay e trans ha sviluppato le sue critiche e le sue invenzioni. I nostri desideri sono testimoni del fatto che non c’e’ alcun destino collegato ai genitali. Tutti siamo attraversati dalla norma di genere e protagonisti di sue torsioni, smentite, creazioni. La giornata del 29 e’ uno spazio aperto al confronto delle nostre esperienze, tutti siamo esperti e tutti siamo pubblico, e mai piu’ ci lasceremo inchiodare agli stereotipi sessisti.
– Caffe’ Degenerato: menu’ di frasi o concetti legati al genere da degustare.
– Intervista imprevedibile di Teodoro Scorcia a ospiti noti e non noti sul vissuto di genere.
– Chi ha detto qualcosa del genere? Con Lorenzo Bernini, Daniela Danna, Monica Romano.
segue aperitivo (5 euro)